Ciao a tutti,
finalmente trovo due minuti per analizzare alcuni punti del testo di partenza e allegare alcuni commenti e proposte avanzate dal 13 al 20 gennaio (che ho trascritto evitando di citare ogni qual volta nome e cognome dell’interessato).
Alcune indicazioni sulle azioni ritenute prioritarie da attuare per il sostegno agli artisti piemontesi
- Censire le iniziative già presenti sul territorio…
È stato consigliato di evitare il termine “Censire” soprattutto perché quest’attività è stata recentemente effettuata dal sociologo S.Cominu per Torino Internazionale.
Potremmo quindi considerare una parte di questo lavoro già svolta e quindi inutile da riproporre… limitandoci ad ampliare questo materiale per dar loro “modelli identificativi di attività artistiche torinesi funzionanti” (??)
Vedi come es. l’attuale Resò (progetto CRT non regionale)o Muvin Up…
che permettono la mobilità degli artisti piemontesi creando una rete di relazioni internazionali.
E contemporaneamente valutare in modo approfondito la serietà e l’efficacia di iniziative già presenti sul territorio e sostenere quelle ritenute più valide _ad es. il workshop “Proposte_ proponendo iniziative tipo “Proposte Scambio” (l’esposizione era riallestita in un paese straniero), utili per attivare reti internazionali.
Dovremmo impegnarci ad informarci sui budget regionali annuali e segnalare eventuali ingiustizie o dispendi di denaro.
Attivare delle politiche di sostegno agli artisti, avviando iniziative mirate che rispondano alle esigenze dei giovani alle prime esperienze e quelle degli artisti mid career.
Qualcuno ha sottolineato una sovente mancanza d’interesse nel creare continuità lavorativa sopratutto con chi tanto “giovane” non lo è più.
Esigenze ARTISTI GIOVANI
Azioni specifiche:
- Promuovere occasioni formative: con tutor di alto livello, che offrano la possibilità di confronto tra artisti e la possibilità di produrre un lavoro in contesto istituzionale adeguato. La rassegna Proposte _ma ricordiamo anche Nuovi Arrivi o Video.med ecc_ nel corso degli anni hanno rappresentato un momento importante per la formazione di un gran numero di artisti piemontesi.
- Individuare un edificio pubblico (ex scuola, asilo, uffici, ecc.) che non necessiti di grandi investimenti per lavori di ristrutturazione, dove ricavare Studi per Artisti
(esempio tedesco: http://www.atelierfrankfurt.de/).
O provare a coinvolgere spazi istituzionali già esistenti, cominciando ad organizzare proprio con loro certi momenti di confronto e scoprire in che modo fondere esigenze e idee comuni.
- Istituire uno spazio mostre Regionale (tipo Project Room), che dia la possibilità ad artisti del territorio (ed anche a giovani curatori) di presentare il proprio lavoro al pubblico tramite un Open Call. Tale spazio potrebbe anche essere ricavato all’interno di istituzioni artistiche deputate, sul modello, ad esempio, di Sala Dogana a Palazzo Ducale, Genova.
- Eventi di Open Studio e Studio Visit per aumentare la visibilità del lavoro degli artisti.
Gli artisti “mid career” potrebbero iniziare a diventare parte integrante nella gestione dei contatti tra istituzioni torinesi e new entry alle quali offrire la possibilità di incontrare giovani e meno giovani in strutture idonee, o direttamente nelle case/studio di ogni singolo.
Esigenze ARTISTI MID CAREER:
Azioni specifiche:
- Istituzione di Borse di Ricerca destinate ad artisti visivi piemontesi (operanti in Piemonte e non necessariamente “piemontesi”) (es. www.hkst.de/en/grants.html) Si potrebbe ipotizzare un bando annuale per l’assegnazione di un certo numero (es. 5/6) di borse da 12.000-15.000 euro circa, per un anno di lavoro.
Bisognerebbe ricordare anche i modelli di Borse francesi o norvegesi in cui le somme di denaro affidate e i tempi d’impiego, sono nettamente inferiori ma ne permettono l’utilizzo ad un numero decisamente superiore di artisti, ogni uno dei quali viene invitato a presentare un progetto di ricerca da sviluppare nel territorio in questione, per un periodo limitato a 3/6 mesi, e l’ente che di volta in volta accoglie l’iniziativa si impegna: ad affidare all’artista uno studio abitabile, uno stipendio mensile che varia dalle 500 alle 2000 euro, e coprire eventuali spese di viaggio.
Questo modello verrebbe, nel tempo, applicato anche per artisti stranieri che sentono la necessità di lavorare in questa città, e con i quali si potrebbero facilitare gli scambi!
Non sarebbe necessario un progetto per la produzione di uno specifico lavoro ma si tratterebbe di un sostegno ad un percorso di ricerca artistica
Ma si potrebbe anche dare all’ente promotrice la possibilità di allegare alla Borsa un "prodotto finale" che diverrebbe proprietà dell'istituzione/i che ha/hanno collaborato al progetto (finanziandolo). Per loro questo sarebbe una sorta di acquisizione, per noi la dimostrazione/attestazione del buon uso del finanziamento ricevuto.
La commissione selezionatrice
E’ necessaria grande attenzione nella scelta dei selezionatori dei diversi bandi: commissioni miste e variabili (che cambiano ogni 1 o 2 anni).
Esempio di commissione: 1 rappresentante a turno scelto tra le istituzioni artistiche torinesi (GAM, Castello di Rivoli, Fondazione Sandretto, PAV, Fondazione Merz), 1 un rappresentante Regione Piemonte + 1 curatore free lance, anche proveniente da fuori + 1 artista + 1 rappresentante del mondo delle cultura (filosofo, scrittore ecc. o ricercatore scientifico) non necessariamente legato direttamente all’arte contemporanea.
A tal proposito ci è stato chiesto di ragionare sulla formazione di un “tavolo di lavoro” che ci consenta di acquisire un riconoscimento e un’ufficializzazione della nostra posizione e del nostro lavoro (per l’appunto)!
Potremmo far riferimento all’ Arts Council inglese, prenderlo come modello di partenza magari, per assicurare onestà nella gestione di eventi artistici finanziati dalla regione, presentandoci come una sorta di comitato in grado di “selezionare i selezionatori” e garantire una consulenza artistica trasparente e professionale, ovviamente retribuita.
Forse dovremmo iniziare proprio da questo punto… ad ogni modo vorrei capire quando e dove vederci per ottimizzare questo documento da consegnare al coppola!?!?
ciao, sono Raffaella.
RispondiEliminaMolto interessanti le note che sono state apposte al testo. Manca la firma finale; magari, chiunque tu sia, potresti aggiungerla qui nei commenti, altrimenti appari come un'entità astratta...
Questa settimana purtroppo non mi sono dedicata a questo impegno, cerco di recuperare nei prossimi giorni, aggiungendo altre informazioni al blog e poi dovremmo cercare di incontrarci fisicamente almeno una volta. Alcuni amici artisti mi hanno fatto sapere che il blog non è uno strumento così semplice ed immediato da usare. Intendo dunque fare un lancio e-mail molto allargato nei prossimi giorni. Chi preferisce usare l'e-mail potrà dunque approfittarne x comunicare. Ciao! Rafff
Ciao Raffaella,
RispondiEliminanon mi ero accorta che mancava la frima...ho fatto un copie e incolla incompleto
Grazie per avermelo fatto notare
Maya 4Pani
Ps Quando riusciamo a vederci??
Ciao,
RispondiEliminatra i “modelli identificativi di attività artistiche torinesi funzionanti” (attuali e svolte in passato), ci è venuto in mente di evidenziare le iniziative organizzate dalla provincia di Torino "ECO E NARCISO"; ci sembra siano state davvero valide, originali, di alto livello; forse hanno difettato nella comunicazione. Altro progetto molto valido purtroppo decaduto (proprio a causa dei tagli della regione) è DOCUME', ed è un vero peccato. Troviamo le parole e la definizione giusta per fare presente questi aspetti. Cerco di inviarvi una e-mail stasera x organizzare un incontro vis-à-vis, magari in questa prima settimana di febbraio. Ciao! raffi